React: 4. Come strutturare il progetto

ReactJs Come strutturare il progetto

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Necessità oltre la web app

Quando una azienda strutturata o una startup, sviluppano una web app, lo fanno perché tramite quella web app forniscono un servizio o vendono un bene. Quindi la web app è lo strumento centrale del business. Si pensi ad esempio all’azienda che ha una web app su cui è possibile acquistare cibo a domicilio. La web app è l’oggetto principale del proprio business.
L’azienda però, necessiterà senz’altro anche di un’area web in cui spiegare il funzionamento e l’utilità della web app, nonché di altre aree web. Vediamo in questo articolo come strutturare il progetto React a livello web.

 

Cosa non fare

Un errore che viene comunemente fatto da project manager e sviluppatori, è quello di far confluire tutti i contenuti web nella web app sviluppata.

Pertanto si tenderà a sviluppare all’interno della web app sviluppata in ReactJs, anche i contenuti web così detti “vetrina”. Ma ciò comporta una complessità inutile, e come abbiamo visto nel precedente articolo, la complessità è il primo nemico di un progetto di sviluppo. Si pensi a dover sviluppare un blog usando ReactJs. E’ senz’altro possibile ma introduciamo una complessità enorme nel progetto per fare qualcosa di molto semplice. Occorrerà infatti sviluppare anche un’area editing per gli autori del blog e ciò comporta uno sforzo di sviluppo notevole in ReactJs.

 

Come strutturare il progetto web

La soluzione migliore, che viene anche usata comunemente da startup e aziende con esperienza è la seguente.
Su un dominio principale di primo livello, ad esempio “serviziocibo.com”, installeremo un CMS come WordPress, con il quale svilupperemo un sito web vetrina, con le classiche aree web “chi siamo”, la spiegazione del servizio erogato, l’area blog, i contatti e così via.
Tale soluzione permette anche di sfruttare il semplice editing di WordPress predisposto per gli autori del blog, nonché le funzionalità e l’ottimizzazione SEO.
Tale sito, inoltre, sarà anche landing page delle campagne marketing.

Su di ogni pagina del sito o sulle più importanti, sarà presente un bottone che, se cliccato, reindirizzerà l’utente sulla vera e propria web app sviluppata in ReactJs, presente su un dominio di secondo livello, come ad esempio, app.serviziocibo.com.
Tale reindirizzamento sarà invisibile per l’utente perché l’aspetto grafico del sito web e della web app saranno molto simili, se non identici.

 

Servizi necessari

Per poter strutturare il progetto nel modo su spiegato, occorre acquistare un hosting e un dominio per siti WordPress, con un costo che parte dai 50 euro l’anno.

La web app invece sarà ospitata su un servizio cloud come, ad esempio, AWS o Google Cloud. Calcolare i costi di tali servizi è praticamente impossibile, ma parliamo di costi che variano in base all’utilizzo, quindi, più utenti che usano la web app comportano un maggior costo.

Un altro servizio che viene generalmente usato è quello dedicato al database della web app. Ad esempio può essere usato Atlas MongoDb, su cui può essere installato il database in MongoDb, che permette alta scalabilità rispetto ai classici database MySQL.

A questi servizi di terze parti possono aggiungersene altri come ad esempio i servizi Google per il calcolo delle distanze o servizi di cache, ma stiamo parlando di servizi non strettamente necessari al funzionamento della web app.

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